venerdì 24 settembre 2010

Strategie di MANIPOLAZIONE

Noam Chomsky “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.
Riassunto da me, per non farti perdere troppo tempo... goditele e rifletti!

1-La strategia della distrazione
Deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
Tutto ciò rende difficile interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica.

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.Esempio: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente. Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4- La strategia del differire.
Una decisione impopolare va presentata come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.Il pubblico, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttare l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. L'emotività apre la porta d’accesso all’inconscio per impiantare idee, desideri, paure e timori, compulsioni...

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti …

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa. Inibendo azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere agli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano.
Grazie alla moderna biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.


Fonte: HTTP://WWW.VISIONESALTERNATIVAS.COM

Ti è venuto in mente nulla leggendo questi punti?
A me, si... un sacco di realtà quotidiane!

mercoledì 22 settembre 2010

PIRATERIA? si o no...

Rilancio un tema che è appena partito dal blog di Sabina Guzzanti. Si parla di pirateria.
Tutti abbiamo avuto esperienze da pirati, chi non ha copiato un programma non legalmente o scaricato un CD musicale senza pagare un centesimo? Però di base c'è un ragionamento molto semplice: stiamo rubando, lasciando a bocca asciutta chi a lavorato sodo per produrre quel materiale.

Pensiamo ai nostri gruppi o cantanti preferiti che lavorano sodo per creare ciò che noi amiamo: e noi spesso li ricambiamo con... nulla, rubando il loro lavoro.
Se di base c'è un sogno (utopico) che vedrebbe un bellissimo mondo gratuito, dove tutti scambiano liberamente sapere e emozioni, in realtà viviamo in un mondo che gira grazie ai soldi e stiamo rischiando di mandare per strada i nostri ammirati produttori di applicazioni, musica, film o altri prodotti dell'intelletto e della fantasia.

Di cosa vivono i produttori di open-source o freeware?

La stupenda immagine che vedete di fianco è stata rubata proprio in stile piratesco da questo grandioso disegnatore: http://federicobrunetti.blogspot.com/ (Grazie)

LISBONA: -11

venerdì 17 settembre 2010

VIA dalle Scuole della Lega Padana

"HAIL BOSSI!" La notizia la conoscete. Parliamo della Padanissima scuola di Adro, inaugurata pochi giorni fa: uno scandalo tutto italiano, passato in sordina, sussurrato senza grossi dissensi tra i media ufficiali.
La mamma di due ragazzine non ci sta e le ritira dall'istituto: “Non me la sono sentita di mandare le mie figlie di una scuola pubblica italiana contrassegnata da simboli politici”.

Scuole di partito, simboli ridondanti esposti con eccessiva fierezza: La strada verso una dittatura dei simboli e di idoli è molto breve. Tutto questo mi fa uno schifo incredibile, che non puoi neanche immaginare.
Il simbolo che si svuota dei contenuti per diventare un prepotente imperativo di possesso. Le dittature germogliano sui fertili campi dell'ignoranza.

Lisbona: - 16

mercoledì 15 settembre 2010

PARTO PER IL PORTOGALLO

Un URLO che precede di 3 settimane la mia partenza per le tante attese ferie. Quelle vere: quelle in cui fai le valige e parti.

Dopo Praga, Parigi, Basilea e Amsterdam ora tocca a LISBONA. Ho già preso un volo che domenica 3 ottobre mi porterà nella capitale portoghese. Una settimana di mistica pausa. Viaggerò da solo? No, assolutamente no. Adoro viaggiare con il mio amore, la mia dolce metà che risponde al nome di Mary, ma che per le sue qualità meriterebbe almeno altri 200 nomi meravigliosi e 6000 aggettivi stupendi.

Torniamo al viaggio, a Lisbona: da oggi parte il conto alla rovescia (-18). Abbiamo scelto questa meta perché è una delle poche capitali europee che può mostrarsi discretamente d'ottobre (meteo non mi tradire). Allora basta con le chiacchiere ed apriamo i commenti. Cosa ne pensi della mia scelta? Sei già stato in Portogallo e ti senti di consigliarmi qualcosa?

giovedì 9 settembre 2010

Google = CORRERE, CORRERE...

Qualcuno forse ricorda quanto fosse lunga e noiosa una ricerca in biblioteca.
Le fonti erano certe e autorevoli, ma per una data o un semplice nome passavano pomeriggi interi.
Google sta lanciando un potenziamento del suo motore di ricerca.
Nome in codice "Instant":
mostra i risultati mentre digiti.
Questo sistema, dicono, fa risparmiare dai 2 ai 5 secondi per ricerca. Ottimizzare i tempi arrivando alla limatura dei secondi pensavo fosse cosa da Formula 1, invece no, tutti dobbiamo correre a 300 Kilometri orari? Non lo voglio sapere, quindi mi divertirò a pubblicare una cosa molto più frivola:
L'Alfabeto secondo Google.
Molti lo hanno già testato,
ma credo pochi sull'indicizzazione italiana.
Allora per sicurezza lo faccio io.

A come Alice, ANSA e alitalia
B come BNL, BMW e booking
C come corriere, calciomercato e codice fiscale
D come dizionario e Decathlon
E come ebay, expedia e euronix
F di Facebook e nient'altro...
G di giochi, gmail e gazzetta
H di hotmail, habbo e hp
I di INPS, Ikea e Inter
L di Libero e La Repubblica
M di Meteo, MSN e Maps
N di Nokia, netlog e Nikon
O di oroscopo, ora esatta e orari treni
P di pagine bianche, poste e picnik
Q di Quattroruote e Quiz patente
R di RAI, Ryanair e Repubblica
S di Subito, Sky e Sisal
T di Trenitalia, traduttore e Tiscali
U di Unieuro, Unicredit e Ubuntu
V di Virgilio, Vodafone e Viamichelin
Z di Zara, Zoomarine e zingarate!

Lascio a voi miei cari i commenti...

P.S.: Il Font di Google è il "Catull"

venerdì 3 settembre 2010

CLICKTIVISM - MORTE DELL'ATTIVISMO VERO?


Le nuove generazioni rischiano di non vivere più genuinamente quella stupenda pratica chiamata attivismo politico.Slogan urlati in piazza, raccolta firme, editoria clandestina e volantinaggio selvaggio, tutto via: nel dimenticatoio! La nuova tendenza è l'attivismo con il mouse in mano (CLICKTIVISM) .
Tutto rischia di rimane bloccato però all'interno della rete e l'efficacia di molte azioni resta virtuale. La chiave è l'illusione degli utenti che credono di impegnarsi concretamente, invece spingono banchi di fumo.
Questo è il pensiero che va per la maggiore,
beh... per me non è così. Il fumo è un ottimo strumento comunicativo (gli indiani lo sanno bene). L'attivismo on-line non è assolutamente vano, serve solo a caricare la molla molto più velocemente. I vecchi media non possono competere con la velocità e l'espansione della rete.
Caricare la molla per me significa informare, motivare e coinvolgere ma senza dubbio è obbligatorio impegnarsi e collaborare per far diventare queste azioni reali, concrete.
In breve: un calcio nel culo fa più male dal vero che mandato via e-mail.

mercoledì 1 settembre 2010

LIFE in SOCIAL NETWORK

Stavo leggendo una notizia: "MySpace si inchina a Facebook". In breve, MySpace diventerà un archivio dati fruibili e sincronizzabili con i profili Facebook. Ormai sembra che tutto quello che non è nel sito in blu sia praticamente "off-line".

Eh... questi strani social network: archivi di vite virtuali e meno, stracolmi di eventi, foto e frasi imbarazzanti.

Praticamente tutti quelli che usano internet hanno un profilo su una qualsivoglia rete sociale. Ormai diversi anni fa, molti iniziarono con MySpace, il nostro spazio, ve lo ricordate?

...chi lo guarda più... io no!

Tutti curavano e arricchivano la propria pagina (con difficoltà immense) pochi interagivano con gli altri. Poi ci fu l'esodo: tutti (ma proprio tutti) si chiusero in Facebook. Il sito di Mark Zuckerberg ormai è un anagrafe mondiale. Raccoglie la maggior parte del traffico dati del web.

Guardando avanti, vedo l’esplosione di Twitter in Italia: c’è poco da fare, è sintetico, ordinato, estroverso e difficilmente ha intoppi d'utilizzo, perfetto per chi cerca un utilizzo più maturo dei social network.

Il 15 settembre verrà presentato DIASPORA, l’anti - facebook open - source che promette più sicurezza e privacy, stiamo a vedere. Il WWW è il presente ormai, abbiamo tutti gli strumenti per essere in connessione, basterebbe distruggere le barriere che abbiamo in testa per essere un unica entità, unita dal profondo: l'umanità!

L’IMPERATIVO è COMUNICARE, meglio se in maniera ricca e nutriente.

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